Il nostro Ricky secondo assoluto al K100 di Xgardaman

…. a lui stesso il racconto della sua (o meglio loro) Xgardaman 2015 ….

“XGardaMan 20/09/2015: racconto di una giornata indimenticabile!

La mia partenza è alle 8, Cinzia farà il cross e la sua partenza è alle 11. Non sa ancora se partirà o meno: non sta bene, è la sua prima gara di triathlon in assoluto ed è molto preoccupata … e io pure per lei.

Arrivo in zona cambio e trovo Alessio che farà anche lui il lungo assieme a me; preparo tutto nei dettagli soprattutto riempiendo per bene di barrette e gel il marsupietto della mia bici: in una gara così lunga sarà fondamentale continuare ad alimentarsi e bere tanto. Pronti e via alle 8 in punto … il lago è molto mosso e mi sembra di nuotare malissimo; due giri di un anello di 1200 metri reali con uscita all’australiana; all’andata del primo giro, fra sole negli occhi e onde alte non vedo niente, poi finalmente vedo la boa e mi tranquillizzo.

Al primo giro, prima di uscire per poi rituffarmi, mi prendono dei crampi allucinanti alle gambe … nuoto un po’ a rana per muoverle un pochino e in qualche maniera esco e mi rituffo; durante il secondo giro fortunatamente una nuvola benevola oscura il sole e almeno quello negli occhi non ce l’ho più così il giro va un po’ meglio del primo ma come al mio solito (rubo la battuta a Bobo Curti e dico che nuoto come un cubetto di porfido …) esco a quindici minuti dal primo: mi giro a guardare il lago e non vedo nessuno; quando guardo il cronometro e vedo 46’ … penso: sono ultimo (in realtà ero 27esimo e la frazione di nuoto era di 2,4 km anziché 2).

Entro in zona cambio e ci metto 5’ a levarmi la muta per via dei crampi alle gambe … ma se pol?!! Finalmente parto con il bike e comincia la mia frazione  preferita: da subito comincio a contare quelli che supero; il primo giro del bike di 26 km è veramente duro e molto tecnico ma io mi ci diverto un casino e ne supero una ventina.

Passo in zona cambio per iniziare il secondo giro e non vedo Cinzia a farmi il tifo; penso che stia facendo la gara e comincio a pregare per lei … ; sapendo del suo stato di salute e come sono le condizioni del lago e il percorso di bike non nascondo che ero molto preoccupato.

Inizio il secondo giro e dopo aver ripercorso circa metà del primo si imbocca una lunga salita asfaltata di circa 8 km; raggiungo e supero altri due concorrenti e a quel punto sono terzo ma completamente ignaro di esserlo; ogni ristoro è mio: borraccia di sali e acqua in quantità al volo (difatti dovrò anche fermarmi tre volte a svuotare ”il serbatoio” ;-)).

Nel frattempo guardo il lago dall’alto e cerco di capire se si vede la zona del nuoto per vedere la partenza del cross (la gara di Cinzia e degli altri 33TT iscritti: Claudio Pezzato, Cesare Prati, Bobo Curti, Gianni Sartori), ma niente da fare … peccato! In cima alla salita inizia un bellissimo single track nel bosco, abbastanza tecnico e con parecchi guadi piuttosto profondi da attraversare: divertentissimo e rigenerante grazie alle belle rinfrescate davvero provvidenziali data la giornata molto calda. Si sbuca su un’altra strada asfaltata e avanti per altri 5/6 km in leggerissima discesa ma col vento contro: roba da menare come in una cronometro.

Finalmente finisce l’asfalto e si rientra sul percorso dell’anello del primo giro; qui comincio a trovare i concorrenti del cross (la gara più corta) e penso … magari becco Cinzia sul percorso e la cosa mi avrebbe tranquillizzato … niente … trovo il Pez su un tratto di salita molti ripida, ci salutiamo e poi lo lascio (aveva problemi ad un polpaccio e procedeva senza forzare troppo).

Arrivo in zona cambio dopo 72 km di bike e 2500 metri di dislivello positivo; trovo Tania e Iva che mi fanno un tifo forsennato; a quel punto sono secondo  assoluto ma ancora completamente ignaro di esserlo; nessuno sul percorso mi sapeva dire quanti ne avevo davanti: continuavo a chiedere ma dopo aver ricevuto risposte di ogni genere (primo, secondo, decimo, non so, bella domanda, forse ne hai davanti una decina) ho preferito non chiederlo più.

Metto le mie Cascadia e inizio la corsa mangiando subito l’ennesima barretta: il primo giro è lo stesso del cross e trovo sul percorso un sacco di concorrenti; alla fine del primo giro (8 km), passo in zona cambio, chiedo ancora info sulla mia posizione ma non ricevo nessuna risposta attendibile.

Il secondo giro ripercorre gran parte del primo con un anello aggiuntivo di altri 4 km (in totale la frazione di corsa sarà di 20 km tondi con 480 metri di dislivello positivo) … In questo tratto sento uno dell’organizzazione che al telefonino dice: “sta passando ora il secondo” … mi viene un colpo e chiedo: “ma sono io?” … “Certo che sei tu” mi risponde; … scarica di adrenalina a litri! Ho ancora in tasca un gel e un fruttino, prendo tutti e due e aumento l’andatura a più non posso; mancano 6 km ma in teoria è tutta discesa.

Giù a tutta e finalmente arrivo sul viale lungolago, mi giro e non c’è nessuno; non ci posso credere! Voglio godermi l’arrivo alla grande sperando di trovare tutti ad aspettarmi … invece entro sul prato prima del traguardo nell’indifferenza totale … nessuno mi caga … entro sul vialetto dell’arrivo e vedo Cinzia che sta chiacchierando tranquillamente con Bobo … la chiamo a squarciagola e a quel punto anche lo speaker si accorge del mio arrivo.

Arrivo dopo 7 ore tonde tonde e tutti mi corrono incontro … Cinzia è emozionatissima, nessuno si aspettava che arrivassi secondo, nemmeno io …

Baci, abbracci, complimenti da tutti, intervista dello speaker … tutto inaspettato, bellissimo ed emozionatissimo.

Cinzia mi racconta di aver fatto e finito la sua gara ed è la cosa più bella che potessi sentire … il mio secondo posto passa in secondo piano ed è il coronamento di una giornata fantastica: la premieranno assieme a tutte le altre donne … mitica!!!

Premiazione dei primi tre assoluti del lungo alle 19: io sul secondo gradino a fianco di un mostro (atleticamente parlando ovviamente) come Marco Saia e di un austriaco arrivato terzo; un’emozione indescrivibile, con il mitico Bobo Curti che si è fermato apposta ad aspettare la mia premiazione per farmi le foto festeggiarmi … dirgli grazie è poco!!!

Torniamo a casa felicissimi e consapevoli di aver vissuto una giornata memorabile entrambi … indimenticabile! Sempre ovviamente con i mitici 33 Trentini!!!”

 

 

 

 

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